La Polvere Degli Angeli

La Polvere Degli Angeli
La Polvere Degli Angeli

Nel 1978 Commando Black Tigers è stato probabilmente il primo film con Chuck Norris protagonista a far conoscere su larga scala (negli States) il personaggio Norris, e a cominciare a diffonderne il culto. Vero, tutti ci ricordiamo il combattimento in L'Urlo Di Chen Terrorizza Anche l'Occidente (The Way Of The Dragon, '72), tuttavia la mitologia della scena ambientata al Colosseo è arrivata di recupero, ex post, quando cioè Chuck era già assurto al ruolo di icona delle botte. Nel '79 è la volta di La Polvere degli Angeli (A Force Of One), questo si un super culto norrisoniano.

San Diego è devastata dal narcotraffico, i ragazzi muoiono come mosche, le giovani teenager sono costrette a prostituirsi per l'eroina, e la Polizia non riesce più a tenere sotto controllo la criminalità. Gli ultimi poliziotti infiltrati sono stati assassinati a colpi di arti marziali da un misterioso figuro, una specie di ninja che agisce nell'ombra, non lascia alcuna traccia e tutela il traffico della droga. Disperato, il capo della Polizia si rivolge al campione totale definitivo di karate, il biondo Chuck, che a giorni difenderà il titolo contro un nuovo sfidante. Lui è ovviamente un grand'uomo, tutto d'un pezzo e con sani principi, ma è impegnatissimo con gli allenamenti e le lezioni ai bimbi. Ha un tallone d'Achille però, suo figlio adottivo è un ex tossico. La madre lo era e quando morì per overdose, Chuck decise di prendere in affidamento il bambino. Ripensando così alle scene di squallore viste in giro per San Diego, ragazzette con le braccia bucate, chili e chili di coca ed eroina pronte ad inondare il mercato, agenti morti ammazzati, Norris ci ripensa e decide di istruire i poliziotti alla via delle arti marziali. A quel punto però il fatto diventa personale, Norris stesso viene preso di mira ed aggredito. Suo figlio viene brutalmente ucciso dopo aver scoperto qualcosa, e la sua morta viene fatta passare come un'overdose; una volgare messa in scena che scatena la vendetta di Chuck. - SPOILER: mentre è sul ring a difendere il titolo contro Sparky, Norris riconosce nello sguardo dell'avversario gli occhi del suo aggressore coperto da un passamontagna (un furente combattimento a colpi di nunchaku, fuori da un ristorante cinese). Anche Sparky capisce di essere stato scoperto, e prima di esser catturato dagli agenti si dà alla fuga. Norris si lancia al suo inseguimento, fino alla resa dei conti finale, un combattimento per strada durante il quale Norris ha la meglio ma, proprio mentre sta per finirlo, una poliziotta lo prega di non infierie. Sparky ne approfitta e tenta un colpo risolutore verso Chuck, ma il biondo karateka ha i riflessi di un giaguaro, e spezza di netto la trachea di Sparky. Finalone con Norris e la poliziotta (che per tutto il film si erano fatti il filo) abbracciatissimi.

La Polvere Degli Angeli ha un piacevolissimo taglio molto stradaiolo e verace, da b-movie poliziesco anni '70, e del resto di quello si tratta, un poliziesco americano sebbene più grezzo e reazionario rispetto alle finezze di un William Friedkin o alle Strade di San Francisco, per dire. Non ci si crede ma i dialoghi spesso sono molto ficcanti e azzeccati, come quello splendido tra Norris e la O'Neil subito dopo la morte di Charlie, il figlio di Norris nel film. Lei cerca di riportarlo alla calma ed alla razionalità, prevedendo una vendetta belluina, lui dice che quando muore un poliziotto gli altri poliziotti hanno la licenza di caccia autorizzata nel taschino, mentre per un cittadino normale questo non è consentito. E' la Legge, replica lei; la conosco bene la Legge, dice lui, ho servito questo paese nei meandri più luridi del sud est asiatico (chiaramente, un reduce del Vietnam). Norris è in grandissimo spolvero in questo film , se non il suo migliore, a parere di Cineraglio sicuramente tra i primissimi. Asciutto, ben diretto, maschio (si pensi anche ai combattimenti sul ring, agli antipodi del glamour stallionano, con colpi sordi, senza alcuna accentuazione dei rumori), il film ha ricevuto naturalmente le sue belle critiche spocchiose, tant'è che il titolo A Force Of One fu storpiato in A Farce Of One (dove "farce" sta per "farsa"). Iconica pure la locandina "yoga", divenuta abbastanza celebre negli anni '70.

Trailer ufficiale

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