Margin Call

Margin Call
Margin Call

Margin Call è un drammatico spaccato del mondo della speculazione finanziaria, girato col piglio di un thriller. Film assoluto, che ti inchioda alla poltrona nonostante fondamentalmente tu non capisca un'acca di quello che i personaggi dicono. Il gergo è di finanza supercazzolata con sbirigudi e terapia tapioca, strettissimo; roba che Wall Street di Oliver Stone è Bambi. E la grandezza di Margin Call è proprio quella, se riesce a ipnotizzarti come fosse Hitchcock pur parlando di ricapitalizzazione, mercato, azioni, prodotti assicurativi e brokeraggio, significa che: 1) l'esordiente Chandor ha le palle a forma di spread; 2) gli attori sono dei grandissimi. Ed infatti Margin Call andrebbe presentato nella scuole di cinema italiane, a dimostrazione del perché il nostro cinema fa sonoramente defecare al confronto. Prestate attenzione alla recitazione, la re-ci-ta-zio-ne; qui siamo al manuale, alla sublimazione del mestiere, alla perfezione formale, oltre c'è il Valhalla. Il cast è di eccellenza assoluta nel suo intero complesso, chiaro che Kevin Spacey faccia la sua solita porca figura, ma al di là di Spacey, che fa cartellone, nessuno si risparmia. Ben inteso, la recitazione di Margin Call è molto compita, sobria, misurata, tutta retta da espressioni facciali e piccoli movimenti (oltre che, ovviamente, dalla caratterizzazione del doppiaggio italiano); non ci sono grandi gesti e robe plateali. Potrebbe quasi trattarsi di un plot teatrale, visto anche che, per buona parte, il film si ambienta tra uffici. C'è pure Demi Moore, la rediviva Demi Moore, che sebbene sia decisamente "asciutta" rispetto al bel pascolo dei tempi di Striptease, mantiene inalterato il suo fascino.

Il film si ispira in qualche modo ai fatti del crac della Lehman Brothers; delizioso come tutti i vari dirigenti della "società", di livello in livello, si affrettino a precisare che di finanza non ci chiappano granché e vogliano la pappardella spiegata piano e chiaramente, come ad un bambino di 6 anni (lo dice Jeremy Irons, gran capo faccendiere supremo). L'idea è proprio che questi gran giocatori di Monopoli abbiano fatto esperimenti da piccolo chimico per anni, senza avere la minima idea degli effetti collaterali e delle conseguenze, per poi lasciare il pianeta nello sterco fino al collo, tra indebitamenti, bolle e proiezioni sbagliate. Anche in quello scenario apocalittico però, loro ne escono ricchi e puliti, mentre la cacca rimane ai piani bassi dei grattacieli che ospitano i colletti bianchi. Intenso e durissimo Margin Call è uno dei migliori film sull'argomento. Tappa obbligata per cinefili.

Trailer ufficiale

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